sabato 16 novembre 2024

Liquore al Calzoncello Salernitano e al Calzoncello Lucano

Un abbraccio d’inverno racchiuso in una bottiglia!
Immaginate il sapore irresistibile di un calzoncello trasformato in un liquore cremoso che avvolge il palato con dolcezza e calore. Questo viaggio nei sapori d’inverno celebra la tradizione salernitana e lucana, regalando un’esperienza unica che arricchirà i vostri giorni di festa. La versione salernitana richiama i profumi delle castagne e del cioccolato, esaltati dalla nota speziata della cannella e della Strega. Quella lucana, invece, vi conquisterà con il gusto corposo dei ceci e l’aroma avvolgente delle spezie, ispirato ai Calzoncelli Lucani. Preparare questo liquore è semplicissimo ma fondamentale è utilizzare ingredienti di ottima qualità per ottenere un risultato cremoso e autentico. Sorprenderete i vostri amici servendolo in bicchierini di cialda, per una felicità che dura fino all’ultimo sorso. Accompagnatelo con pasticcini per un momento di pura delizia, perfetto per pranzi e cene natalizie. Prima di gustarlo, ricordate di agitare bene la bottiglia e per chi ama una consistenza più liscia, potete filtrarlo più volte. Ogni sorso sprigiona l’intensità e l’autenticità dei sapori d’inverno, rendendo questo liquore fatto in casa il tocco perfetto per abbracciare la stagione più magica dell’anno con calore e gusto.






Ingredienti per il Liquore al Calzoncello Salernitano
200g di castagne cotte e rese a purea
100ml di caffè espresso
200ml di latte intero
50g di cacao amaro
100g di cioccolato fondente
250g di zucchero
50g di uva sultanina
50g di pere essiccate
Un baccello di vaniglia
Una stecca di cannella
50ml di Liquore Strega
150ml di alcool (95%)
200ml di acqua

Per il Liquore al Calzoncello Lucano
200g di ceci cotti e resi a purea
250g di zucchero
500ml di latte intero
200ml di panna fresca
30g di cacao amaro
150ml di alcool (95%)
50ml di Liquore Strega
Una stecca di cannella
Un cucchiaino di cannella in polvere
Un pizzico di chiodi di garofano in polvere
Un baccello di vaniglia
Un cucchiaino di pasta d'arancia

Procedimento
Per il Liquore al Calzoncello Salernitano: Frullare le castagne cotte con il latte e i semi di vaniglia fino a ottenere una crema liscia. In un pentolino versare l'acqua e aggiungere lo zucchero, il cacao, la cannella, il baccello di vaniglia diviso a metà, le pere essiccate e l'uva sultanina. Portare a ebollizione e cuocere a fuoco lento per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto per far sciogliere bene lo zucchero. Rimuovere dal fuoco e lasciar raffreddare completamente. Una volta freddo, rimuovere la stecca di cannella e il baccello di vaniglia e frullare il tutto ottenendo una crema. Aggiungere l'alcool, il liquore Strega, il caffè, cioccolato fondente precedentemente sciolto a bagnomaria e incorporare la crema di castagne. Mescolare bene per ottenere una miscela uniforme. Filtrare il tutto e trasferire il liquore in bottiglie di vetro sterilizzate. Lasciar riposare in frigo per almeno 2 o 3 settimane per far amalgamare i sapori.
Per il Liquore al Calzoncello Lucano: Frullare i ceci cotti con un po' di latte, i semi di vaniglia e la cannella in polvere fino a ottenere una crema liscia e omogenea. In un pentolino versare l'acqua, il latte rimasto, la panna, lo zucchero, la pasta d'arancia, la stecca di cannella, il pizzico di garofano in polvere e il baccello di vaniglia diviso a metà. Portare a ebollizione e cuocere a fuoco lento per 10 minuti. Spegnere il fuoco e lasciar raffreddare completamente affinché il latte assorba tutti gli aromi. Filtrare il latte speziato per eliminare la stecca di cannella e il baccello di vaniglia. Versare in una ciotola, aggiungere il cacao amaro, la crema di ceci e mescolare bene per ottenere una consistenza liscia. Quando la miscela è completamente fredda, aggiungere l'alcool e il liquore Strega. Filtrare il tutto e trasferire il liquore in bottiglie di vetro sterilizzate. Lasciar riposare in frigo per almeno 2 o 3 settimane.

mercoledì 9 ottobre 2024

Dolce della Sposa (A Dòlcë d'a Zitë)

Ci sono dolci che non sono semplici dessert ma veri e propri scrigni di memorie e tradizioni. Il Dolce della Sposa è proprio uno di questi, un tuffo nel passato, un ritorno all'infanzia e ai matrimoni (u spòsalizzëjë) che riempivano le grandi sale di gioia. In ogni regione del Sud Italia è conosciuto con nomi diversi, ma nella mia amata Val Sarmento, in Basilicata, si chiama A Dòlcë d'a Zitë. Questo dolce, un tempo regina dei banchetti nuziali, era preparato per augurare felicità agli sposi e veniva offerto insieme ad altri dolcini e alle bomboniere in un vassoietto chiamato "A (g)uandërèllë", da distribuire agli invitati.
Due soffici cupolette di pan di spagna, farcite con vellutata crema pasticcera e ricoperte da un sottile strato di "naspro", una glassa bianca preparata con zucchero, acqua e un tocco di limone. La morbidezza del pan di spagna e la dolcezza candida del naspro lo rendono unico, un dolcino legato all'amore e alla tradizione che ancora oggi si può trovare nelle pasticcerie lucane, dove alcuni artigiani continuano a prepararlo secondo le antiche ricette. Sebbene i tempi siano cambiati e le usanze adattate, A Dòlcë d'a Zitë resta un simbolo di affetto e augurio, un dolce che porta con sé il sapore della storia.









Ingredienti per il Pan di Spagna
250g di uova (circa 5)
190g di zucchero
140g di farina debole
50g di fecola di patate
Una bacca di vaniglia
La scorza grattugiata di un limone
Un pizzico di sale

Per la Crema Pasticcera
1lt di latte intero
250g di tuorli
45g di amido di mais
45g di amido di riso
300g di zucchero
Una bacca di vaniglia
La scorsa di un limone

Per lo Zucchero Fondente (Naspro)
1kg di zucchero
250ml di acqua
Qualche goccia di succo di limone

Ciliegine candite per la decorazione

Procedimento
Per il Pan di Spagna: Nella ciotola della planetaria mettere le uova intere, lo zucchero, gli aromi e il pizzico di sale. Montare con la frusta a filo per 20 minuti circa, fino a triplicare di volume e ottenere un composto chiaro e spumoso. Unire le farine setacciate un po' alla volta con una spatola, con dei movimenti delicati, dal basso verso l'alto, fino a ottenere un composto omogeneo senza smontare la montata. Versare in una sac a poche con bocchetta liscia. Rivestire una teglia con carta forno e formare delle cupolette (si possono usare anche delle formine mezze sfere in silicone o alluminio), cuocere in forno preriscaldato a 170° per 10/12 minuti circa e far raffreddare.
Per la Crema Pasticcera: Versare il latte in un tegame, aggiungere i semi della vaniglia, la scorza del limone e portare a bollore. In una ciotola versare i tuorli con lo zucchero, gli amidi setacciati, mescolare utilizzando una frusta e ottenere una consistenza liscia e senza grumi. Appena il latte giunge a bollore, eliminare la scorza del limone, versarvi la montata e mescolare con la frusta di continuo fino a che la crema non si sarà addensata. Trasferire la crema in una ciotola, coprirla con una pellicola a contatto e lasciarla raffreddare.
Per lo Zucchero Fondente: Versare l'acqua in una pentola a doppio fondo, aggiungere lo zucchero e metterla sul fuoco a fiamma dolce. Una volta che lo zucchero si sarà sciolto e avrà raggiunto i 115° spegnere il fuoco. Portare lo sciroppo alla temperatura di 60°, aggiungere qualche goccia di succo di limone, versarlo nella ciotola della planetaria con il gancio a foglia e lavorare fino a che non sarà diventato bianco e lucido.
Assemblaggio: In una sac a poche mettere la crema pasticcera, farcire le cupolette di pan di spagna mettendo la crema al centro di due semisfere e disporle su una gratella. Distribuire la glassa appena pronta su
i dolcini per evitare che il fondente si solidifichi prima del dovuto e terminare aggiungendo una ciliegina candita o degli zuccherini colorati sulla superficie.


giovedì 19 settembre 2024

Milza Ripiena alla Salernitana

In questi giorni di festa, per le vie di Salerno, c'è un profumo inconfondibile che pervade i vicoli e le piazze, è quello della Milza Ripiena alla Salernitana. Un piatto che da secoli, rappresenta l'anima della cucina popolare di questa splendida città. Il 21 settembre, in particolare, durante i festeggiamenti per San Matteo, il Santo Patrono, l'aria si riempie di intensi aromi di vino rosso e aceto che si mescolano a quelli della milza, regina indiscussa delle celebrazioni. Le origini di questa ricetta sono umili, nate dall'ingegno delle famiglie meno abbienti che, non potendo permettersi tagli di carne pregiata, hanno trasformato la milza in un vero capolavoro di sapori. Ancora oggi, oltre che nelle case, viene preparata e venduta in strada, un rito che affonda le sue radici in una tradizione culinaria millenaria. Era, ed è tutt'ora, un must accanto a triglie fritte e uva sanginella. La Milza Ripiena non conosce tempo, ogni famiglia, ogni cuoco, ha cercato di aggiungere un tocco personale a questa ricetta storica. Come per esempio, l'aggiunta di menta, non presente nella versione originale, per dare un tocco di freschezza in più. Con un ottimo aceto, vino rosso e una cottura lenta, si ottiene un sughetto delizioso che fa leccare i baffi. Il modo migliore per gustarla è senza dubbio fredda, magari in un panino croccante e preparata il giorno prima, in modo che acquisti ancora più sapore. Pronta a deliziare i palati e a raccontare una storia di passione culinaria che continua a vivere tra le strade di Salerno.







Ingredienti
1,2kg di Milza di vitello
250g di prezzemolo
20g di menta
Un peperoncino
3 spicchi d'aglio
500ml di aceto rosso
500ml di vino rosso
200ml di acqua
300ml di olio e.v.o.
Sale q.b.

Procedimento
Dividere la milza a metà, spellarla e con un coltello, creare una tasca al centro. Mettere a bagno, per alcune ore la milza e successivamente lavarla benissimo sotto l'acqua corrente. Tamponarla con un panno da cucina e salare l'interno. Preparare il ripieno tritando finemente il prezzemolo, l'aglio e il peperoncino. Aggiungere il sale, un filo d'olio e mescolare bene. Riempire l'interno delle tasche con il composto, fino a quando non saranno ben imbottite. Richiudere aiutandosi con degli stuzzicadenti. In una pentola capiente far soffriggere l'aglio nell'olio e far rosolare la milza a fuoco lento su entrambi i lati per 20 minuti circa, fino a doratura. Aggiungere l'aceto, il vino, l'acqua e un pizzico di sale. Continuare la cottura rigirando la milza di tanto in tanto e punzecchiandola con i rebbi di una forchetta. Lasciar sfumare per circa 3 ore, fino a che l'olio non si divida dal liquido di cottura. Spegnere e far raffreddare. Tagliare a fette di circa 2cm e disporla su un piatto da portata con il suo sughetto.

giovedì 12 settembre 2024

Spaghettoni Trafilati all'Argento con Cicale di Mare (Canocchie)

Gli Spaghettoni Trafilati all'Argento con Cicale di Mare (Canocchie) sono un piatto che unisce la semplicità della preparazione alla raffinatezza del gusto. Le cicale di mare, conosciute anche come canocchie o pannocchie, sono crostacei dalla polpa delicata e saporita, spesso accostati a prelibatezze come scampi e aragoste per la loro bontà ineguagliabile. Durante i mesi invernali, le canocchie raggiungono il loro apice, ricche di polpa e con un sapore ancora più intenso, sono perfette per esaltare ogni piatto a base di mare. In cucina, queste meravigliose creature sono impiegate soprattutto nelle zuppe di pesce ma vengono apprezzate anche lessate. La loro delicatezza richiede una cottura breve, per evitare che la tenera polpa si sfaldi e una pulizia accurata, per la quale è consigliabile utilizzare guanti e procedere con attenzione. Gli spaghettoni trafilati all’argento, con la loro consistenza porosa, sono il compagno ideale per catturare tutto il sapore che le canocchie rilasciano, regalando un piatto ricco di profumi e gusto marino.







Ingredienti
500g di Spaghettoni Trafilati all'Argento
1,2kg di Cicale di Mare
10 Pomodorini Ciliegino
1 Spicchio d'Aglio
Un cucchiaino di Concentrato di Pomodoro
100ml di Vino Bianco
Olio e.v.o. q.b.
Sale q.b.
Prezzemolo q.b.
Una piccola Cipolla
Peperoncino facoltativo

Procedimento
Sciacquare le cicale di mare, conservarne qualcuna intera per la decorazione, pulirle eliminando la testa, tagliarle con un paio di forbici lungo i 2 lati per separare la carne dai carapaci e mettere gli scarti da parte. In una padella con dell'olio, rosolare l'aglio, la cipolla e i gambi del prezzemolo. Aggiungere gli scarti delle cicale (teste e carapaci), i pomodorini, il concentrato di pomodoro, il vino, un pizzico di sale e lasciar cuocere per 10 minuti schiacciando il tutto. Filtrare la salsa ottenuta e tenerla da parte. Far cuocere gli spaghettoni in una pentola capiente con abbondante acqua bollente leggermente salata. In una padella versare l'olio, l'aglio e far rosolare, aggiungere una parte della salsa, la pasta molto al dente e terminare aggiungendo altra salsa e acqua di cottura. A qualche minuto dalla fine della cottura della pasta, aggiungere le cicale di mare sia sgusciate che intere e il prezzemolo. Spegnere il fuoco e impiattare decorando a piacere con le cicale intere.


giovedì 1 agosto 2024

Calamaretti alla Pizzaiola

Profumatissimo, ricco e corposo, questo sughetto alla pizzaiola sprigiona tutto il sapore del mare, trasformando una semplice cena o un pranzo in un’esperienza culinaria indimenticabile. I calamaretti alla pizzaiola sono una zuppetta molto saporita, perfetta sia come antipasto che come secondo piatto, e possono persino essere utilizzati per condire una pasta con la vostra trafila preferita. Questo piatto unico di mare è incredibilmente semplice e veloce da preparare, il che lo rende ideale per chi desidera portare in tavola un piatto sfizioso e appetitoso senza dover trascorrere ore ai fornelli. I piccoli e teneri calamaretti, che si possono lasciare interi, restano molto teneri e si sposano benissimo con il pomodoro, creando una sinfonia di sapori che conquista al primo assaggio. Per un gusto più deciso, è possibile aggiungere anche un tocco di peperoncino, che arricchirà ulteriormente questa deliziosa preparazione. Servite questa zuppa accompagnata da fette di pane abbrustolito per una presentazione rustica e irresistibile. I calamaretti alla pizzaiola sono la ricetta ideale per portare a tavola tutto il gusto e la freschezza del mare, facendosi amare per la loro semplicità e per il piacere che sanno regalare ad ogni boccone.





Ingredienti
1kg di Calamaretti (già puliti)
300g di pomodorini ciliegino
Prezzemolo q.b.
Aglio q.b.
Origano q.b.
Sale q.b.
Olio e.v.o. q.b.

Procedimento
Pulire i calamaretti sotto l'acqua corrente. Con delicatezza, separare la sacca dai tentacoli, eliminare le interiora, la penna di cartilagine, la pelle e staccare gli occhi e il becco dai tentacoli. Lasciare interi sia i tentacoli che la sacca, lavarli bene sotto l'acqua corrente e metterli a sgocciolare in un colapasta. Lavare i pomodorini e tagliarli a metà. In un tegame, versare un po' d'olio e trasferire i calamaretti aggiungendo lo spicchio d'aglio finemente tritato. Far rosolare per qualche minuto, aggiungere i pomodorini, il prezzemolo tritato e origano. Coprire e far cuocere per 15 minuti circa. Aggiustare di sale e terminare la cottura per altri 2 o 3 minuti senza coperchio. Impiattare.

venerdì 19 luglio 2024

Cornettone Intrecciato con Friggitelli, Alici, Pomodori Secchi e Provola

La ricetta che vi propongo oggi ha una storia davvero simpatica! Nei giorni scorsi, durante la festa patronale di Pontecagnano Faiano (SA), è stato lanciato un contest per valorizzare i prodotti del nostro territorio a cui ho deciso di partecipare. I prodotti tra cui potevamo scegliere erano il Lattughino, la Rucola e i Friggitelli, che gli organizzatori della festa hanno trasformato anche in simpatiche mascotte. La mia scelta non poteva che ricadere sui Friggitelli, in primis perché li adoro: sono versatili, deliziosi e anche perché il personaggio creato per la festa, chiamato Friariello, mi fa tanta simpatia!
I Friggitelli, peperoncini dolci di colore verde brillante, sono una varietà molto diffusa nel sud Italia. La loro polpa dolce e sottile è apprezzata per la sua digeribilità, rendendoli una vera prelibatezza dell'arte culinaria campana. Attenzione a non confonderli con le cime di rapa, chiamate anch'esse Friarielli nel napoletano. Di piccole dimensioni, vengono coltivati sia nella provincia di Napoli che in quella di Salerno. L'origine di questi peperoncini risale probabilmente ai tempi dei monaci Cistercensi, chiamati dalla Francia da re Carlo d’Angiò per fondare due abbazie tra Napoli ed Eboli. Fu lungo il fiume Sarno, a San Pietro di Scafati, che i monaci iniziarono a diffondere le loro conoscenze rurali, arricchendo la coltivazione locale con varietà importate.
La mia idea è stata quella di unire questo meraviglioso ortaggio del territorio a un gustoso e scenografico lievitato. Il risultato? Una bomba di bontà che stupirà i vostri invitati e che vi consiglio di provare al più presto. Questo cornettone intrecciato è un tripudio di sapori che racconta la nostra terra e la sua ricca tradizione culinaria.
Colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone che hanno votato questa mia ricetta e che mi hanno accompagnato alla vittoria del contest.
Un abbraccio immenso a voi tutti!








Ingredienti per 2 Cornettoni
1kg di farina 0
4 uova
400ml di latte intero
80ml di olio di girasole
30g di sale
20g di zucchero
Un cubetto di lievito di birra

Per il Ripieno
1kg di friggitelli di fiume
2 spicchi d'aglio
150g di pomodori secchi sott'olio
10/12 filetti di alici sott'olio
400g di provola
Olio e.v.o. q.b.

Procedimento
Per l'Impasto: In una planetaria, impastare la farina, le uova sbattute in precedenza, il lievito di birra sciolto nel latte tiepido e lo zucchero, fino a quando l'impasto inizia ad avvolgersi attorno al gancio. Aggiungere 15 grammi di sale e l'olio di girasole versato a filo, continuando a lavorare l'impasto fino a completo assorbimento dell'olio. Trasferire l'impasto su un piano di lavoro leggermente unto, modellarlo con le mani in una forma sferica e metterlo in una ciotola leggermente unta, coprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare per circa 2 ore, finché non sarà raddoppiato di volume.
Per il Ripieno: Lavare bene i friggitelli sotto l'acqua corrente. Asciugare e togliere il picciolo. Inciderli lateralmente ed eliminare i semi. In una padella piuttosto ampia, scaldare l'olio e rosolare l'aglio a fuoco moderato. Aggiungere i friggitelli e farli saltare per circa 10 minuti girandoli spesso fino a che non saranno appassiti. Eliminare l'aglio. Aggiungere i pomodori secchi tagliati a listarelle, far cuocere per altri 3 minuti, unire i filetti di alici, far insaporire e spegnere.
Assemblaggio: Dividere l'impasto in due parti uguali, stendere con il matterello su un piano di lavoro oliato fino a portare la sfoglia a 1cm e darle una forma ovale. Mettere il ripieno nella parte inferiore, chiudere a mezzaluna e sigillare bene. Tagliare a strisce (pari) l'impasto che sporge nella parte superiore e incrociarle facendo compiere un giro alla seconda striscia attorno alla prima che andrà messa sotto il cornetto; far compiere un giro alla terza attorno alla seconda mettendo anche questa al di sotto e così via, fino al termine delle strisce che andranno collocate sotto al cornetto, leggermente spennellate con l'albume che fa da collante.
Mettere il calzone in una teglia ricoperta da carta forno, far lievitare per circa 30 minuti e spennellare con uovo sbattuto e latte. Infornare in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.


sabato 13 luglio 2024

La Cucina Italiana

Con immensa gioia, condivido con voi che la mia "Focaccia con Polpo e Patate"
è stata selezionata, provata e pubblicata per "La Migliore Ricetta Italiana"!
Ringrazio di cuore tutta la redazione de La Cucina Italiana.
CLICCA QUI per leggere l'articolo!



sabato 22 giugno 2024

Sgombro con Pesto di Basilico e Limone

Lo sgombro, noto anche come maccarello o lacerto a seconda delle diverse regioni d'Italia, è un pesce azzurro straordinariamente versatile e diffuso nei nostri mari. Grazie al suo costo contenuto e al suo sapore delizioso, è una scelta eccellente per molte ricette. Ricco di grassi buoni e omega-3, lo sgombro rappresenta una fonte nutrizionale eccellente che si presta a numerose preparazioni culinarie: in padella, grigliato, con la pasta, al cartoccio o in fresche insalate di filetti. Uno dei grandi pregi di questo pesce è la sua semplicità di pulizia, rendendolo adatto anche ai cuochi meno esperti. La ricetta che vi propongo oggi è un piatto di sicuro successo, facile da preparare e ideale per stupire i vostri ospiti. L'aroma intenso del pesto di basilico si sposa magnificamente con il tocco fresco del limone, donando allo sgombro un sapore delizioso e raffinato.






Ingredienti
6 sgombri da 300/400g l'uno
Un vasetto di pesto di basilico (200g)
Olio e.v.o q.b.
2 limoni
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.

Procedimento
Pulire gli sgombri eliminando la testa, le interiora e la lisca centrale, incidendo il dorso e la pancia, lasciando unite le due parti alla coda per almeno 4/5cm. Con una pinzetta, eliminare le spine e sciacquarli bene. Tamponarli  e disporli su un piano con i filetti interni rivolti verso l'alto. Distribuire il pesto sui filetti di sgombro e cospargerli con il succo e la scorza grattuggiata dei limoni. Aggiungere qualche fogliolina di prezzemolo e arrotolare i filetti su se stessi verso l'interno. Adagiare gli sgombri su una teglia ricoperta con carta forno, spennellarli con olio e succo di limone e ultimare con un'altra grattugiata di scorza di limone. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 15/20 minuti circa. 

lunedì 13 maggio 2024

La Mia Focaccia con Polpo e Patate

Alta, soffice e scenografica, questa focaccia con polpo e patate è la promessa di un'esperienza culinaria indimenticabile. Le temperature iniziano a salire e non c'è niente di meglio di preparare un bel lievitato per deliziare il palato e stupire gli ospiti. Il matrimonio tra il sapore delicato del polpo e la cremosità delle patate su una base di focaccia morbidissima è una combinazione perfetta che renderà i vostri pranzi memorabili. Con ingredienti di prima qualità e una presentazione curata nei minimi dettagli, questa focaccia non solo conquisterà il palato ma anche gli occhi. La sua semplicità nel procedimento e la fragranza che si diffonde mentre cuoce la rendono un piacere per i sensi e un'opera d'arte gastronomica. Perfetta sia come piatto principale in un pranzo a base di pesce, che come antipasto sfizioso e di grande effetto, questa focaccia con polpo e patate sarà il protagonista indiscusso della vostra tavola, ripagando abbondantemente l'impegno nella sua preparazione.







Ingredienti
500g di farina 0
2 uova
220ml di latte intero fresco
60ml di olio di semi di girasole
15g di sale
10g di zucchero
10g di lievito di birra fresco
800/900g di polpo
4 patate medie
Alloro q.b.
Sale q.b.
Prezzemolo q.b.
Olio e.v.o. q.b.
Scorza e succo di limone q.b.

Procedimento
Nella ciotola della planetaria munita di gancio, mettere la farina, le uova sbattute, il lievito di birra sciolto nel latte tiepido e lo zucchero. Impastare. Quando inizia a incordarsi al gancio, mettere i 15g di sale e poi l'olio di girasole a filo. Lavorare l'impasto per qualche minuto finchè verrà assorbito tutto l'olio. Trasferire l'impasto su un piano di lavoro oliato dandogli una forma sferica e adagiarlo in una ciotola leggermente unta. Coprire con pellicola e lasciar lievitare per circa 3 ore (deve raddoppiare). Lessare le patate per 30 minuti circa, farle intiepidire, sbucciarle e schiacciarle con la forchetta in modo grossolano. Condirle con un pizzico di sale, prezzemolo tritato finemente e olio d'oliva. In una pentola mettere l'acqua, una foglia di alloro, la scorza di un limone, un pizzico di sale e portare a ebollizione. Dopo aver sciacquato il polpo sotto l'acqua corrente, immergerlo per arricciare le punte dei tentacoli per tre o quattro volte, immergerlo completamente e farlo cuocere per circa 40 minuti a fuoco medio. Con una schiumarola eliminare la schiuma che si forma in superficie. Far intiepidire il polpo e trasferirlo su di un tagliere eliminando gli occhi ed il becco. Pulire l'interno della testa, dividere i tentacoli lasciandoli interi e marinarli in olio, prezzemolo e limone. Passarli su una piastra rovente per qualche minuto avendo cura di farli arrostire dolcemente su tutti i lati. Mettere metà dell'impasto sulla spianatoia oleata e con l'aiuto di un mattarello stendere la sfoglia di circa 4/5mm e ottenere una base di 26cm. Spostare in una teglia quadrata precedentemente unta e con il resto dell'impasto formare 4 filoni, stenderli almeno fino a 52cm, piegarli a metà e girarli su se stessi ottenendo 4 trecce a 2 capi. Appoggiare le trecce lungo i lati della teglia. Distribuire sull'impasto le patate condite e spennellare tutta la superficie con olio e prezzemolo tritato. Infornare a 180° in forno statico per 30 minuti. Decorare con il polpo e rimettere in forno in modalità grill per 2 minuti facendo attenzione a non far scurire troppo la focaccia. Sfornare, spennellare con un po' di marinatura e grattugiare un po' di scorza di limone sulla superficie. Servire.


venerdì 1 marzo 2024

Gamberi in Camicia di Patate

La ricetta che vi propongo oggi, unisce in maniera sublime mare e terra, un incontro fra gamberi e patate che crea una vera e propria sinfonia di sapori, pronta a conquistare il vostro palato in ogni occasione. Semplici da preparare ma di sicuro effetto, questi piccoli gioielli gastronomici sono destinati a diventare la stella dei vostri menù, sia quando avrete ospiti e vorrete stupirli che durante un aperitivo in cui farete un figurone. La loro irresistibile combinazione di croccantezza e morbidezza è una festa per i sensi e sono sicura che queste piccole delizie tentatrici spariranno in un lampo, lasciando dietro di loro solo il ricordo di un gusto indimenticabile.







Ingredienti
1kg di gamberi
700g di patate già lessate
Un uovo
Uno spicchio d'aglio
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Olio e.v.o. q.b.
Farina q.b.
Vino bianco q.b.
1lt di olio di semi di arachide per friggere

Procedimento
Lessare le patate, appena intiepidite sbucciarle, passarle nello schiacciapatate e metterle in una ciotola. Unire il sale, il pepe, l'uovo, il prezzemolo tritato finemente. Mescolare bene il tutto e lasciar riposare in frigo per qualche ora. Sciacquare i gamberi sotto l'acqua corrente, staccare la testa, le zampe e il carapace lasciando la coda. Incidere delicatamente il dorso e togliere l'intestino con lo stuzzicadenti. In una padella mettere i gamberi con un filo d'olio, lo spicchio d'aglio e sfumare con un po' di vino bianco, spegnere il fuoco e far intiepidire. Prendere una porzione di patate (più o meno 50g), poggiandola sul palmo della mano e porre al centro il gambero. Chiudere, formare un crocchetta e passarla nella farina. Man mano adagiare su un vassoio. Portare l'olio di semi a 170° e immergere un paio di crocchette alla volta, fino a doratura. Scolare su un vassoio rivestito da carta assorbente da cucina e servirle calde.