sabato 30 settembre 2023

Trippa alla Romana

Sabato trippa! Eh sì, davanti alle trattorie romane, ancora oggi si legge così. Questa esclamazione ci trasporta direttamente nella tradizione culinaria italiana, dove il sabato era il giorno dedicato alla macellazione e al consumo della trippa fresca. Questo piatto è da sempre stato protagonista della cucina povera italiana, una celebrazione della creatività culinaria nata dalla necessità di utilizzare ogni parte dell'animale.
Oggi vi porto alla scoperta di un piatto che ha attraversato i secoli e le generazioni, rimanendo ancorato alla sua umile origine: la Trippa alla Romana.
La sua storia antichissima risale ai tempi dei greci e dei romani, le cui influenze gastronomiche hanno plasmato la cucina italiana nel corso dei secoli. Fonti letterarie del '400 attestano che esistevano botteghe o ambulanti tripparoli che preparavano questa pietanza per pochi soldi, rendendola accessibile anche alle classi meno abbienti.
Persino Dante Alighieri, l'illustre poeta, menzionò la trippa nelle sue opere, sottolineando così la sua presenza nella cultura italiana fin dall'epoca medievale. Ma la trippa non si limita alla letteratura italiana, è stata addirittura menzionata nella letteratura straniera, con autori del calibro di Shakespeare e Dickens che ne fanno cenno.
Tradizionalmente, la trippa veniva preparata subito dopo la macellazione, garantendo freschezza e autenticità al piatto. Tuttavia, con il passare del tempo, questo cibo semplice ha subito una trasformazione incredibile ed è diventato un piatto molto ricercato in cucina.
La trippa è ricavata da diversi punti dello stomaco e l'attuale versione che si trova in vendita è già lavata e prelessata, pronta per essere trasformata in una delizia culinaria. Ricca di proteine e povera di grassi, la trippa è diventata una scelta sana e gustosa per i buongustai di tutto il mondo.
Oggi, vi propongo di immergervi nella tradizione culinaria con la ricetta della Trippa alla Romana. Gli ingredienti che caratterizzano questo fantastico piatto sono la mentuccia (o menta romana) e il pecorino che conferiscono un sapore unico e irresistibile. Preparatevi a scoprire un piatto che unisce il passato e il presente in un'esplosione di gusto italiano.








Ingredienti
1kg di trippa (pulita e precotta)
500g di pomodori pelati San Marzano
Un cucchiaio di concentrato di pomodoro
150g di pecorino romano
100ml di vino bianco
2 carote
2 coste di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
2 foglie d'alloro
La buccia di un limone
Sale q.b.
Peperoncino q.b.
Menta romana o mentuccia q.b.
Olio e.v.o. q.b.

Procedimento
In una pentola, mettere l'acqua con l'alloro, il sale e la buccia del limone e portare a ebollizione. Aggiungere la trippa precedentemente lavata e far cuocere per circa 10 minuti. Scolare, asciugare la trippa e tagliarla a listarelle. Preparare il soffritto con le carote, il sedano, la cipolla e l'aglio, far rosolare in abbondante olio. Mettere nel tegame insieme al soffritto la trippa, far rosolare per qualche minuto, salare, aggiungere il vino e far evaporare. Aggiungere il peperoncino, il concentrato di pomodoro e i pomodori pelati schiacciati. Mescolare bene e far cuocere per 30/35 minuti circa. Spegnere, aggiungere la menta spezzettata a mano e un'abbondante grattugiata di pecorino. Mescolare di nuovo e impiattare.

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